ROMA – Codice internazionale di medicina del lavoro. Pubblicata e tradotta da Inail la nuova versione del Codice internazionale di etica per gli operatori di medicina del lavoro, terza edizione di un volume basilare, che l‘International commission on occupational health – ICOH rilascia per individuare principi etici delle attività professionali e che in Italia viene citato nell’articolo 39 del Testo Unico per la sicurezza sul lavoro.

Il nuovo codice segue e aggiorna la versione rilasciata nel 2002, ne attualizza le considerazioni e gli obiettivi calibrandoli sulle esigenze contemporanee del mondo del lavoro, ne aggiunge documenti e materiali.

Così il primo paragrafo della prefazione “Molteplici sono le ragioni che hanno indotto la International commission on occupational health (ICOH) ad adottare un codice internazionale di etica per gli operatori
di medicina del lavoro (OML), diverso dai codici etici dei medici di medicina generale. La prima è senz’altro da attribuirsi alla sempre maggiore consapevolezza della complessità e della possibile conflittualità delle responsabilità degli addetti alla salute e alla sicurezza sul luogo di lavoro nei riguardi dei lavoratori, dei datori di lavoro, del pubblico, delle autorità in materia di salute pubblica e del lavoro e di altri istituti come la previdenza sociale e l’autorità giudiziaria. La seconda ragione va ricercata nel crescente numero di professionisti nel campo della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro in seguito all’istituzione, obbligatoria o volontaria, dei servizi di medicina del lavoro. Un’altra è l’emergente sviluppo di un approccio multidisciplinare nella medicina del lavoro, che si traduce in un coinvolgimento nei servizi di medicina del lavoro di specialisti afferenti a professioni diverse”.

Ciò che si propone il Codice è tradurre in pratica valori e principi a sostegno della medicina del lavoro, essere un quadro di riferimento sia per il comportamento in sé che per la realizzazione di codici nazionali, essere primo riferimento per codici di condotta particolari, dettagliati e calibrati sulle esigenze degli specifici ambienti professionali.

Quali gli obiettivi della medicina del lavoro, l’ampiezza dell’area di pertinenza, principio di equità, cosa si intende per operatori,  le diverse discipline, la sicurezza sul lavoro e il rapporto con l’organigramma aziendale, la salute e la capacità lavorativa. È da tali punti di osservazione che il volume può essere analizzato, ricordando l’obiettivo primario della professione: “la prevenzione primaria delle malattie e degli infortuni occupazionali o correlati al lavoro”.

Il Codice si fonda su principi base e basilari per la medicina del lavoro. Li riassumiamo: tutela della salute fisica e mentale sia individualmente che collettivamente; elevati standard professionali ed etici; ambiente e comunità; integrità; indipendenza; condizioni professionali adatte allo svolgimento della mansione.

È da tali principi che il Codice procede quindi a elencare doveri compiti degli operatori e condizioni di lavoro.

  • Doveri e compiti degli operatori di medicina del lavoro: (obiettivi e ruolo di consulenza; conoscenza e competenza; sviluppo di una strategia e di un programma di lavoro; importanza della prevenzione e dell’azione tempestiva; follow-up delle misure attuate; Informazione, comunicazione e formazione su sicurezza e salute; segreto industriale; sorveglianza sanitaria; comunicazione delle informazioni al lavoratore; comunicazione delle informazioni al datore di lavoro; danno a terzi; monitoraggio biologico ed esami; promozione della salute, tutela della comunità e dell’ambiente; contributo alla conoscenza scientifica);
  • Condizioni di svolgimento delle funzioni degli operatori di medicina del lavoro (competenza, integrità ed imparzialità; indipendenza professionale; equità, non discriminazione e comunicazione; clausola sugli aspetti etici nei contratti di lavoro; archivi sanitari; riservatezza medica; dati sanitari collettivi; rapporti con gli altri operatori sanitari; contro gli abusi; rapporti con i partner sociali; promozione dell’etica e della verifica professionale)”.

Info: Inail, Codice internazionale etica medicina del lavoro 

Source: Quotidiano Sicurezza