Project Description

Le certificazioni attestano un modello volto al miglioramento continuo delle prestazioni,

con un approccio sistematico orientato alla qualità e alla soddisfazione del cliente.

  • Un aumento del potenziale professionale in termini di opportunità
  • Maggiore riconoscimento sul mercato
  • Miglioramento della propria carriera professionale
  • Incremento delle proprie competenze
  • Confronto sul mercato oltre l’autorevolezza
  • Possibilità di proporsi con maggiori titoli per poter partecipare alle gare di appalto

CERTIFICAZIONI

La ISO 9001 si rivolge a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione.

E’ lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la gestione della Qualitàdi qualsiasi organizzazione che intenda rispondere contemporaneamente:

– all’esigenza dell’aumento dell’efficacia dei processi interni -con la conseguente riduzione di inefficienze-
– alla crescente competitività nei mercati attraverso il miglioramento della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti.
Scopo primario dell’ISO 9001 è il miglioramento continuo delle prestazioni aziendali, permettendo all’azienda certificata di assicurare ai propri clienti il mantenimento e il miglioramento nel tempo della qualità dei propri beni e servizi.

Da questo punto di vista il modello ISO 9001 rappresenta uno strumento strategico in quanto mirato a:

– controllo dei costi,
– aumento della produttività
– riduzione degli sprechi.
Dal punto di vista sostanziale ciò si traduce nella riduzione del rischio di non rispettare quanto promesso ai clienti e nella capacità di tenere sotto controllo i processi tramite la misurazione delle prestazioni e l’individuazione di adeguatiindicatori.

Inoltre viene spesso richiesta dai bandi di gara pubblici.

La ISO 9001 è facilmente integrabile con altri sistemi di gestione, quali BS OHSAS 18001 (salute e sicurezza sul lavoro),ISO 14001 (gestione ambientale) e ISO 27001 (sicurezza delle informazioni).

La ISO 9001 fornisce infine un modello organizzativo di base che può essere completato con dei requisiti specificipeculiari di alcuni ambiti, descritti in norme di settore.

Ad esempio, le norme UNI rivolte a:

– Servizi all’infanzia,
– Assistenza residenziale agli anziani,
– Organizzazione congressuale e di eventi aggregativi,
– Servizi di call center, e così via.

Punti chiave

La ISO 9001 pone al centro della realizzazione di un sistema di gestione:

– il cliente e la sua piena soddisfazione;
– la visione dell’azienda come un insieme di processi tra loro in stretta relazione e finalizzati a fornire prodotti che rispondano in modo costante ai requisiti fissati;
– l’importanza di perseguire il continuo miglioramento delle prestazioni.
Gestire la qualità significa gestire consapevolmente l’efficacia e l’efficienza dei propri processi attraverso:

– la conoscenza, la gestione e il monitoraggio dei processi;
– la capacità di coinvolgere le risorse umane;
– la centralità del ruolo dell’Alta Direzione aziendale.
– La nuova norma chiede di individuare e misurare i punti dei processi che generano valore verso il mercato, considerando l’azienda come un insieme di clienti-fornitori tra loro concatenati.

In questo contesto ciascun processo riceve input da fornitori interni/esterni e fornisce prodotti o servizi a clienti interni/esterni.

Vantaggi

– adozione di un modello organizzativo basato sull’approccio integrato ai processi e sulla condivisione delle esperienze dei singoli per migliorare in modo efficace e continuo le prestazioni;
– accrescere la capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative dei propri clienti attraverso una migliore conoscenza e controllo dell’azienda;
– diminuzione dei costi connessi all’inefficienza delle attività svolte;
– puntuale definizione delle responsabilità e di percorsi di crescita professionale delle risorse impiegate;
– trasparenza verso i mercati di riferimento.

La ISO 9001 si rivolge a qualsiasi tipologia di organizzazione pubblica o privata, di qualsiasi settore e dimensione.

E’ lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la gestione della Qualitàdi qualsiasi organizzazione che intenda rispondere contemporaneamente:

– all’esigenza dell’aumento dell’efficacia dei processi interni -con la conseguente riduzione di inefficienze-
– alla crescente competitività nei mercati attraverso il miglioramento della soddisfazione e della fidelizzazione dei clienti.
Scopo primario dell’ISO 9001 è il miglioramento continuo delle prestazioni aziendali, permettendo all’azienda certificata di assicurare ai propri clienti il mantenimento e il miglioramento nel tempo della qualità dei propri beni e servizi.

Da questo punto di vista il modello ISO 9001 rappresenta uno strumento strategico in quanto mirato a:

– controllo dei costi,
– aumento della produttività
– riduzione degli sprechi.
Dal punto di vista sostanziale ciò si traduce nella riduzione del rischio di non rispettare quanto promesso ai clienti e nella capacità di tenere sotto controllo i processi tramite la misurazione delle prestazioni e l’individuazione di adeguatiindicatori.

Inoltre viene spesso richiesta dai bandi di gara pubblici.

La ISO 9001 è facilmente integrabile con altri sistemi di gestione, quali BS OHSAS 18001 (salute e sicurezza sul lavoro),ISO 14001 (gestione ambientale) e ISO 27001 (sicurezza delle informazioni).

La ISO 9001 fornisce infine un modello organizzativo di base che può essere completato con dei requisiti specificipeculiari di alcuni ambiti, descritti in norme di settore.

Ad esempio, le norme UNI rivolte a:

– Servizi all’infanzia,
– Assistenza residenziale agli anziani,
– Organizzazione congressuale e di eventi aggregativi,
– Servizi di call center, e così via.

Punti chiave

La ISO 9001 pone al centro della realizzazione di un sistema di gestione:

– il cliente e la sua piena soddisfazione;
– la visione dell’azienda come un insieme di processi tra loro in stretta relazione e finalizzati a fornire prodotti che rispondano in modo costante ai requisiti fissati;
– l’importanza di perseguire il continuo miglioramento delle prestazioni.
Gestire la qualità significa gestire consapevolmente l’efficacia e l’efficienza dei propri processi attraverso:

– la conoscenza, la gestione e il monitoraggio dei processi;
– la capacità di coinvolgere le risorse umane;
– la centralità del ruolo dell’Alta Direzione aziendale.
– La nuova norma chiede di individuare e misurare i punti dei processi che generano valore verso il mercato, considerando l’azienda come un insieme di clienti-fornitori tra loro concatenati.

In questo contesto ciascun processo riceve input da fornitori interni/esterni e fornisce prodotti o servizi a clienti interni/esterni.

Vantaggi

– adozione di un modello organizzativo basato sull’approccio integrato ai processi e sulla condivisione delle esperienze dei singoli per migliorare in modo efficace e continuo le prestazioni;
– accrescere la capacità di soddisfare le esigenze e le aspettative dei propri clienti attraverso una migliore conoscenza e controllo dell’azienda;
– diminuzione dei costi connessi all’inefficienza delle attività svolte;
– puntuale definizione delle responsabilità e di percorsi di crescita professionale delle risorse impiegate;
– trasparenza verso i mercati di riferimento.

La ISO 14001 è una norma internazionale ad adesione volontaria, applicabile a qualsiasi tipologia di Organizzazione pubblica o privata, che specifica i requisiti di un sistema di gestione ambientale.

Questa norma, oltre ad avere il pregio di essere facilmente integrabile con altri sistemi di gestione conformi a norme specifiche (ISO 9001, ISO 45001, ISO 50001), è integralmente recepita nell’allegato II del reg. 1221/09 (EMAS III).

Punti chiave

Per definire il sistema di gestione conforme alla ISO 14001 è necessario:

– realizzare un’analisi ambientale, cioè raggiungere un’approfondita conoscenza degli aspetti ambientali (emissioni, uso risorse etc) che una organizzazione deve effettivamente gestire, capire il quadro legislativo e le prescrizioni applicabili all’azienda e valutare la significatività degli impatti;
definire una Politica aziendale
– definire responsabilità specifiche in materia ambientale
– definire, applicare e mantenere attive le attività, le procedure e le registrazionipreviste dai requisiti della 14001

Vantaggi

Un sistema di gestione ambientale certificato consente:

– Controllo e mantenimento della conformità legislativa e monitoraggio delle prestazioni ambientali.
Riduzione degli sprechi (consumi idrici, risorse energetiche, ecc.).
Agevolazioni nelle procedure di finanziamento e semplificazioni burocratiche/amministrative.
– Strumento di supporto nelle decisioni di investimento o di cambiamento tecnologico.
– Strumento di creazione e mantenimento del valore aziendale.
– Strumento di salvaguardia del patrimonio aziendale e di trasparenza in operazioni di acquisizioni/fusioni (gestione dei rischi).
– Garanzia di un approccio sistematico e preordinato alle emergenze ambientali.
– Migliore rapporto e comunicazione con le autorità.
– Miglioramento dell’immagine e della reputazione aziendale
– Attuazioni di modalità definite per la prevenzione dei reati ambientali

Sicurezza sul Lavoro
Gestire la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro vuol dire sì prevenire e ridurre, ma anche migliorare.

Con l’entrata in vigore del D.Lgs 81/2008 non solo è aumentata la rilevanza giuridica della dimensione sociale nellaprevenzione e nella gestione della salute e sicurezza, ma è anche stata ribadita l’importanza della “qualità delle relazioni” all’interno degli ambienti di lavoro (sistema di gestione, modello organizzativo).

A conferma di ciò, viene chiarito che la stessa valutazione dei rischi dev’essere “finalizzata ad individuare le adeguate misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza” (Art.2 D.Lgs. 81/08).

Come dimostrare questo miglioramento nel tempo?

Quali caratteristiche (requisiti) deve avere un sistema di gestione per essere riconosciuto dal legislatore, anche ai fini dei reati-presupposto previsti dalla legislazione in materia di responsabilità amministrativa-penale (231/01)?

L’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 contiene una precisa indicazione, ovvero che “in sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti detti per le parti corrispondenti. “

Un infortunio è quindi un “fallimento organizzativo”.

Una gestione efficace comporta benefici economici?

Una ricerca condotta (2011) dall’ “International Social Security Association” in trecento aziende provenienti da quindici nazioni di ogni parte del mondo, ha evidenziato come gli investimenti in prevenzione abbiano un ritorno economico in diversi aspetti della azienda e producono un rapporto tra costi benefici (ROP Return on prevention) pari a 2,2.

Secondo la ricerca a fronte di un investimento in prevenzione per ogni lavoratore pari a 1.334 € si producono benefici 2,2 volte superiori (pari a circa 2.900 € ).

Da non trascurare poi che la gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è uno degli aspetti caratteristici di unaimpresa “responsabile” o “sostenibile”.

SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO E 231

L’incremento delle responsabilità delle persone giuridiche derivante dall’applicazione del D.Lgs. 81/2008 rende critica l’efficace adozione di modelli organizzativi 231.

Vi è quindi la necessità di cambiare prospettiva rispetto agli obblighi in materia di salute e sicurezza che devono essere visti ancor di più come “obiettivi da condividere” nella gestione aziendale, in particolare quello del miglioramento continuo.

L’art. 30 del D.Lgs. 81/2008 prevede –come ricordavamo- che i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti detti per le parti corrispondenti”.

L’adozione di questi modelli nelle imprese fino a 50 lavoratori rientra tra le attività promozionali finanziabili (articolo 11).

I modelli organizzativi orientati a prevenire reati specifici (quale appunto il Modello 231) devono tener conto di documenti interpretativi di riferimento:

eventuali direttive internazionali (es: Federal Sentencing Guidelines)
Codici di Comportamento (di norma Linee Guida) emessi dalle principali associazioni di categoria
Dottrina e orientamenti giurisprudenziali più recenti

Sistema di gestione della sicurezza alimentare

La ISO 22000 “Food safety management systems- Requirements” è uno standard volontario per la certificazione di sistemi di gestione della sicurezza in campo alimentare.

Gli obiettivi principali di questa nuova norma sono:

– armonizzare i differenti standard specifici riguardanti la sicurezza alimentare
– fornire uno strumento per sviluppare il metodo HACCP in tutto il sistema produttivo del settore alimentare.

Lo standard si rivolge a tutti gli attori coinvolti nella catena alimentare: aziende agricole, mangimifici, allevamenti, aziende agroalimentari, supermercati, rivenditori al dettaglio e all’ingrosso, aziende di trasporto, produttori di packaging e macchinari alimentari, aziende fornitrici di prodotti per la pulizia e sanificazione, fornitori di servizi.

QS ITALY S.R.L. è accreditato da Accredia.

Punti chiave

– la comunicazione interattiva, tra l’azienda interessata e i diversi attori a monte e a valle della catena di fornitura;
– il sistema di gestione aziendale;
– il controllo di processo;
– la metodologia HACCP, applicata secondo quanto previsto dal documento FAO/OMS Codex Alimentarius , con particolare attenzione rivolta all’analisi dei pericoli che diventa lo strumento guida per la politica di sicurezza alimentare aziendale;
– la gestione dei pericoli per la sicurezza igienica tramite misure di controllo operative.
Vantaggi

– obiettivo chiaro e concreto del modello gestionale: sicurezza alimentare e non qualità in senso lato;
– compatibilità e integrabilità completa con la norma UNI EN ISO 9001 ed altri modelli gestionali simili (UNI EN ISO 14001 ecc.);
– integrazione del metodo HACCP e dei principi del Codex Alimentarius all’interno del modello gestionale;
– soddisfazione di tutte le parti interessate: autorità preposte al controllo dei requisiti di legge, consumatore, intermediari commerciali, altre aziende alimentari.

Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari

La ISO 22005:07 recepisce le norme italiane UNI 10939:01 relativa a “Sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari” e UNI 11020:02 relativa “sistema di rintracciabilità nelle aziende agroalimentari” e si applica a tutto il settore agroalimentare, comprese le produzioni mangimistiche.

Tale norma è il documento di riferimento internazionale per la certificazione di sistemi di rintracciabilità agroalimentari.

L’implementazione di sistemi di rintracciabilità nelle aziende e nelle filiere agroalimentari costituisce uno strumento indispensabile per:

– rispondere agli obblighi cogenti,
– valorizzare particolari caratteristiche di prodotto, quali l’origine/territorialità e le caratteristiche peculiari degli ingredienti, soddisfare le aspettative del cliente (inteso sia come GDO, sia come consumatore finale).
Il solo sistema di rintracciabilità non è in grado di garantire la sicurezza del prodotto alimentare, ma può sicuramente dare un importante contributo al raggiungimento di tale obiettivo.

Infatti qualora si manifesti una non conformità di tipo igienico-sanitario, consente da un lato di risalire fino al punto della filiera in cui si è originato il problema, dall’altro di procedere, se necessario, con il ritiro “mirato” del prodotto.

Punti chiave

La progettazione di un sistema di rintracciabilità deve necessariamente definire i seguenti aspetti:

– obiettivi del sistema di rintracciabilità
– normativa e documenti applicabili al sistema di rintracciabilità
– prodotti e ingredienti oggetto di rintracciabilità
– posizione di ciascuna organizzazione nella catena alimentare, identificazione dei fornitori e dei clienti
– flussi di materiali
– le informazioni che devono essere gestite
– procedure
– documentazione
– modalità di gestione della filiera

Vantaggi

– supportare il sistema che l’azienda ha implementato per garantire il rispetto dei requisiti igienico sanitari e di qualità del prodotto
– rispondere alle richieste esplicite del consumatore
– definire la storia e l’origine del prodotto
– facilitare eventuali ritiri o richiami dei prodotti commercializzati
– identificare le responsabilità di ciascun operatore della filiera
– facilitare il controllo di specifiche informazioni che riguardano il prodotto agroalimentari
– comunicare specifiche informazioni ai maggiori stakeholder nonché ai consumatori
– adempiere ad eventuali obblighi imposti da normativa locale, nazionale o internazionale
– aumentare il rendimento, la produttività e i guadagni dell’organizzazione

Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari

La ISO 22005:07 recepisce le norme italiane UNI 10939:01 relativa a “Sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari” e UNI 11020:02 relativa “sistema di rintracciabilità nelle aziende agroalimentari” e si applica a tutto il settore agroalimentare, comprese le produzioni mangimistiche.

Tale norma è il documento di riferimento internazionale per la certificazione di sistemi di rintracciabilità agroalimentari.

L’implementazione di sistemi di rintracciabilità nelle aziende e nelle filiere agroalimentari costituisce uno strumento indispensabile per:

– rispondere agli obblighi cogenti,
– valorizzare particolari caratteristiche di prodotto, quali l’origine/territorialità e le caratteristiche peculiari degli ingredienti, soddisfare le aspettative del cliente (inteso sia come GDO, sia come consumatore finale).
Il solo sistema di rintracciabilità non è in grado di garantire la sicurezza del prodotto alimentare, ma può sicuramente dare un importante contributo al raggiungimento di tale obiettivo.

Infatti qualora si manifesti una non conformità di tipo igienico-sanitario, consente da un lato di risalire fino al punto della filiera in cui si è originato il problema, dall’altro di procedere, se necessario, con il ritiro “mirato” del prodotto.

Punti chiave

La progettazione di un sistema di rintracciabilità deve necessariamente definire i seguenti aspetti:

– obiettivi del sistema di rintracciabilità
– normativa e documenti applicabili al sistema di rintracciabilità
– prodotti e ingredienti oggetto di rintracciabilità
– posizione di ciascuna organizzazione nella catena alimentare, identificazione dei fornitori e dei clienti
– flussi di materiali
– le informazioni che devono essere gestite
– procedure
– documentazione
– modalità di gestione della filiera

Vantaggi

– supportare il sistema che l’azienda ha implementato per garantire il rispetto dei requisiti igienico sanitari e di qualità del prodotto
– rispondere alle richieste esplicite del consumatore
– definire la storia e l’origine del prodotto
– facilitare eventuali ritiri o richiami dei prodotti commercializzati
– identificare le responsabilità di ciascun operatore della filiera
– facilitare il controllo di specifiche informazioni che riguardano il prodotto agroalimentari
– comunicare specifiche informazioni ai maggiori stakeholder nonché ai consumatori
– adempiere ad eventuali obblighi imposti da normativa locale, nazionale o internazionale
– aumentare il rendimento, la produttività e i guadagni dell’organizzazione

Certificazione dei sistemi di gestione della qualità dei produttori del settore medicale
Motivazione

La conformità dei dispositivi medici e dei dispositivi diagnostici in vitro alle direttive UE 93/42/CEE e 98/79/CEE deve essere valutata prima della loro immissione in commercio. Il metodo preferito per attestare la conformità è la certificazione dei sistemi secondo ISO 9001 e/o ISO 13485 tramite un organismo di valutazione della conformità (Conformity Assessment Body CAB, Notified Body NB). Il risultato positivo della valutazione è l’autorizzazione per il marchio CE e l’immissione in commercio dei dispositivi medici. Il produttore deve attestare la conformità del prodotto ai requisiti fondamentali delle direttive e alle norme armonizzate.
Efficacia

L’obiettivo è produrre dispositivi medici sicuri e di qualità elevata. I produttori di dispositivi medici devono realizzare, mantenere ed eventualmente far certificare da parte di un organo di valutazione della conformità un sistema di assicurazione della qualità.

La qualità dei procedimenti di saldatura è difficile da verificare. Per le attività di saldatura, infatti, la qualità non può essere totalmente controllata sul prodotto, ma deve essere “costruita” nel prodotto: nasce da qui l’introduzione della norma ISO 3834 che definisce i “Requisiti di qualità per la saldatura per fusione dei materiali metallici”.

La norma ISO 3834 è di fatto una norma di processo che affronta, indipendentemente dal prodotto, tutte le attività connesse ad un determinato processo produttivo, e anche una norma di tipo trasversale poiché applicabile a manufatti e settori diversi.

Essa è composta in totale di 5 parti:

Parte 1: Criteri per la scelta del livello appropriato dei requisiti di qualità
Parte 2: Requisiti di qualità estesi (oggetto di certificazione)
Parte 3: Requisiti di qualità normali (oggetto di certificazione)
Parte 4: Requisiti di qualità elementari (oggetto di certificazione)
Parte 5: Documenti ai quali è necessario conformarsi

Sistema di autocontrollo igienico

L’HACCP è un sistema di autocontrollo igienico nei pubblici esercizi e nelle industrie alimentari.

Prevede che il responsabile dell’azienda alimentare debba garantire che la preparazione, la trasformazione, la fabbricazione, il confezionamento, il deposito, il trasporto, la distribuzione, la manipolazione, la vendita o la fornitura, compresa la somministrazione dei prodotti alimentari, siano effettuati in modo igienico.

La norma UNI 10854:1999 (alla cui stesura QS ITALY S.R.L. ha partecipato) è il documento normativo di riferimento in ambito nazionale per la realizzazione di un sistema di gestione per l’autocontrollo basato sul metodo HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point).

Tale metodologia è oggi la più diffusa per valutare i rischi e i pericoli legati alla sicurezza igienica dei prodotti e dei processi e per stabilire adeguate misure di controllo.

Punti chiave

Il metodo HACCP si basa su un approccio alla sicurezza alimentare di tipo preventivo, sistematico e documentato.
Un gruppo interdisciplinare descrive il prodotto e le sue fasi di lavorazione e ne identifica la destinazione d’uso.

Il fulcro della metodologia HACCP è:

– l’individuazione di punti di controllo critici (CCP);
– il monitoraggio e la gestione dei CCP secondo quanto riportato nel Manuale HACCP;
– l’individuazione di opportuni indicatori (temperatura, pH, tempo,& );
– l’individuazione di limiti critici di intervento;
– l’individuazione di livelli di sicurezza;
– la predisposizione del piano di interventi correttivi.

Vantaggi

– Rende visibile l’impegno dell’Organizzazione nella gestione della prevenzione dei pericoli igienico-sanitari, impegno che va oltre il semplice rispetto della legislazione vigente.
– Permette di dotarsi di un’efficace strumento per tenere sotto controllo il processo produttivo e, attraverso l’evidenza dei punti di controllo critici, pianificarlo al meglio.
– Consente di utilizzare l’approccio preventivo alla gestione dei pericoli per il controllo dei processi produttivi all’interno di un sistema di gestione più complesso, quale ad esempio il Sistema Qualità.

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La certificazione dei prodotti ha assunto grande importanza per la commercializzazione degli stessi in Italia e nei paesi della comunità europea. La marcatura CE rappresenta oggi una garanzia di sicurezza del prodotto in quanto conforme a norme e regole stabilite in ambito comunitario e recepite in tutti i paesi aderenti.

Il simbolo CE significa “Conformitè Europèenne” ed indica che il prodotto che lo porta è conforme ai requisiti essenziali previsti da Direttive in materia di sicurezza, sanità pubblica, tutela del consumatore.

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Qualità Ambiente

La sigla ISO 14001 identifica uno standard che fissa i requisiti di un sistema di gestione ambientale di una qualsiasi organizzazione.

La certificazione ISO 14001 sta a dimostrare come l’organizzazione certificata abbia un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile.

Un sistema di gestione ambientale:

  • Identifica i rischi ambientali e le opportunità di miglioramento;
  • Assicura il rispetto di tutti i requisiti normativi rilevanti per l’ambiente;
  • Riduce i costi legati ai consumi energetici, alla gestione dei rifiuti e delle materie prime.
  • Avvia un processo di miglioramento continuo della performance ambientale;
CONTATTACI

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L’HACCP è un sistema di autocontrollo igienico che ogni operatore nel settore della produzione di alimenti deve mettere in atto al fine di valutare i pericoli, i rischi, stabilire le misure di controllo per prevenire l’insorgere di problemi igienici e sanitari tutelando la salute dei consumatori.

La ISO 22000 ha il fine di armonizzare gli standard nazionali ed internazionali in materia di sicurezza alimentare. Questa certificazione è un elemento particolarmente importante per dimostrare l’impegno di un’azienda nei confronti della sicurezza alimentare nel pieno rispetto dei requisiti Corporate Governance, Responsabilità sociale d’impresa e bilancio di sostenibilità. Il processo descritto nella norma ISO 22000 prevede: Identificazione, valutazione e controllo dei rischi agroalimentari, Comunicazione lungo la filiera agroalimentare delle informazioni sui problemi di sicurezza connessi al prodotto, Comunicazione a tutta l’organizzazione coinvolta delle informazioni dello sviluppo, implementazione e aggiornamento, Valutazione periodica del sistema di gestione della sicurezza agroalimentare.

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